Abstract:
In questa tesi ho cercato di analizzare l’opera di Calvino dal punto di vista artistico.
Ho pensato, quindi, di iniziare questo elaborato partendo da quel periodo dell’infanzia in cui Calvino “fantasticava” nello sfogliare le pagine ricche di immagini del «Corriere dei Piccoli. In una seconda parte, passo in rassegna gli scritti che riguardano l’arte e che sono stati suddivisi all’interno dei due volumi dei Meridiani Mondadori: quelli con un’impronta a carattere più propriamente saggistica, sono stati raggruppati nei Saggi, e precisamente nel secondo tomo, a cura di Mario Barenghi, nella sezione dedicata alle “Immagini e teorie”. Prenderò quindi in esame i testi che si riferiscono ad artisti come Levi, Matta, Melotti, Turner, Paolini. Gli scritti che invece hanno un contenuto marcatamente narrativo sono stati raggruppati nella terza parte Guardando disegni e quadri, di Romanzi e Racconti. A questo secondo gruppo appartengono dieci testi, compresi tra il 1976 e il 1985: in questa sessione si incontrano nomi di artisti quali Peverelli, Del Pezzo, Barbottoni, De Chirico, Steinberg, Magelli, Gnoli, Cremonini e Baj.
Una terza parte invece è dedicata all’influsso che hanno avuto Montale e Morandi nella poetica di Calvino. La penultima parte del mio lavoro l’ho voluta dedicare alle “città metafisiche di De Chirico” come “genesi” delle Città invisibili: analizzerò, a tale proposito, il testo scritto da Calvino in occasione della mostra personale dedicata al primo De Chirico, a Parigi, nel Centre Georges Pompidou, nel 1983.
L’ultimo capitolo riguarda invece le copertine delle prime edizioni raffiguranti opere di artisti come, per esempio, Picasso e Magritte.