Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è quello di chiarire quali sono le fondamenta sulle quali è nato ed è cresciuto il festival del teatro del Vittoriale degli Italiani. Attraverso l’analisi dei cambiamenti dei quali fu protagonista il festival dalla sua nascita avvenuta negli anni Cinquanta fino ad oggi, si vuole dimostrare come la nuova gestione da parte dell’associazione culturale Ilsensoeilsuono, che dal 2011 ad oggi è responsabile del festival dell’Anfiteatro del Vittoriale Tener-a-mente, aprendo le porte a nuove scelte artistiche e gestionali, è riuscita a dare nuova vita alla storica rassegna estiva. Si illustrano infatti non solo i cambiamenti a livello artistico e culturale ma soprattutto a livello di amministrazione e di scelte gestionali al fine di osservare come le vesti del festival si siano tramutate sempre di più in quelle di una vera e propria impresa culturale. Attraverso questo studio si intende riconoscere al festival Tener-a-mente la volontà nel perseguire l’obiettivo di proporre ogni stagione un’offerta ampia ed internazionale ma pur sempre affiancata da progetti culturali validi. A questo scopo vengono presentati i progetti che possono definirsi “Eventi OFF” del festival, chiaramente proposti al fine di incrementare la proposta strettamente culturale ed educativa della rassegna.
La ricerca è suddivisa in tre sezioni principali: la prima parte, strettamente storiografica, serve per poter contestualizzare la realtà nella quale oggi si trova il teatro; l’obiettivo è quello di ricreare la storia che ha portato d’Annunzio ad acquistare la proprietà e a farla diventare il Vittoriale degli Italiani. Una seconda parte, anch’essa dal carattere storiografico, si focalizza invece sul rapporto tra d’Annunzio e il teatro e sulle esigenze che lo spinsero a voler progettare un teatro all’aperto stabile. In questa sezione si elencano anche le molte rappresentazioni che dagli anni Cinquanta in poi si sono tenute sul palcoscenico del teatro. La terza parte, determinante per dimostrare la crescita del festival, metterà a confronto le gestioni e direzioni artistiche che dal 2000 fino alla nascita nel 2011 di Tener-a-mente si sono susseguite; l’analisi si basa principalmente sull’andamento stagione per stagione, evidenziando le novità apportate e le criticità alla quali invece non si è stati in grado di dare soluzione. Attraverso l’uso di dati messi a disposizioni da coloro che hanno gestito il festival si riscontra che, seppur la loro buona gestione ha sicuramente aiutato la rassegna a rialzarsi dalla più difficile situazione degli anni precedenti, non si arrivò ad ottenere grandi numeri. Motivo che spinse la Fondazione a puntare su un nuovo progetto, quello di Tener-a-mente, e sui tanti cambiamenti che sono stati fatti.
Nel corso degli anni la crescita economica e di posizionamento sono state esponenziali e hanno portato il festival ad essere ritenuto uno tra i più importanti festival estivi del nostro Paese.
Un’ultima sezione è dedicata ad un breve approfondimento sull’importanza economica nella pratica di definizione del prezzo per un’impresa culturale. Parlando di un teatro che può contenere al massimo 1700 spettatori e che non riceve grandi finanziamenti pubblici, si vuole dimostrare quanto è determinante la consapevolezza nell’operatore di dover utilizzare un buon strumento per decidere il prezzo dei vari biglietti.