Livia e i culti femminili tra valorizzazione e ridefinizione del modello matronale

Abstract

Livia è la prima donna nella storia di Roma a rivestire il ruolo di moglie dell’imperatore. In quanto tale, ella partecipa al processo di rinnovamento politico, culturale e religioso dello Stato messo in atto dal marito. Consapevole dell’unicità del suo ruolo di “princeps femina”, ella agisce in sinergia con Augusto. Si pone come modello per tutte le donne dell’impero promuovendo un ideale di matrona fedele ai valori del mos maiorum, ma allo stesso tempo si ricava anche uno spazio di azione nella sfera pubblica, fino ad allora inusitato per una donna. Nell’ambito religioso, in particolare, Livia si fa promotrice di culti strettamente legati al mondo femminile. La sua azione di restauro, o comunque di valorizzazione, abbraccia infatti i culti di Bona Dea, di Fortuna Muliebris, di Pudicitia e di Concordia.