Abstract:
A seguito della crescita del fenomeno del gioco d’azzardo a livello mondiale, si è fatta sempre più imperativa la necessità di ragionare su quale sia il modo migliore per regolamentare tale settore. L’interesse per la situazione del gambling, ha scaturito due principali domande che costituiscono il leitmotiv dell’elaborato: come dovrebbe essere regolamentato il gioco d’azzardo e quale direzione la politica dovrebbe prendere considerando entrambi i lati, positivi e negativi, della medaglia? La Teoria dei Nudge potrebbe rappresentare una soluzione, un buon compromesso tra i due poli, e riscuotere lo stesso successo che sta riscuotendo in altri ambiti socio-sanitari?
A tal proposito, l’elaborato affronta, nella prima parte, il dibattito tra i sostenitori della filosofia più paternalistica dell’anti-gambling e i fautori della visione più liberalista del pro-gambling; evidenzia, inoltre, i limiti di ogni posizione presentando l’esempio di due realtà opposte, quella italiana e quella olandese.
La seconda parte ha l’obiettivo di verificare se la nuova teoria del paternalismo liberale possa essere una soluzione valida e applicabile al gioco d’azzardo: dopo aver presentato la teoria della spinta gentile, le sue principali caratteristiche e la sua applicazione nelle politiche socio-sanitarie, analizza come possa essere messa in pratica anche nel campo del gioco d’azzardo, tenendo presente che la situazione attuale sta andando in direzione opposta, sviluppando dark nudges.
