CREMONA, IL VIOLINO, I LIUTAI E IL “SAPER FARE LIUTARIO” UN’INDAGINE ANTROPOLOGICA

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dc.contributor.advisor Tamisari, Franca it_IT
dc.contributor.author Carboni, Anna Maria <1989> it_IT
dc.date.accessioned 2019-02-18 it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-11T08:41:04Z
dc.date.issued 2019-03-13 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/14283
dc.description.abstract La mia ricerca si propone di indagare l’impatto che i cambiamenti avvenuti nel mondo della liuteria cremonese nel corso degli ultimi quarant’anni hanno avuto sui liutai cremonesi e sulla liuteria stessa. Questi cambiamenti sono: una crescita del numero di botteghe, vertiginosa e direttamente proporzionale alla pressante domanda del mercato internazionale, il cambiamento della struttura della scuola, la nascita di istituzioni e una nuova consapevolezza del valore della liuteria da parte dei cremonesi che ora cercano di sfruttare al massimo questo loro sapere tradizionale. La mia attenzione è rivolta ai liutai che hanno visto grandi cambiamenti prima portare a nuova vita, poi forse mettere in discussione quelle che erano le basi di questo sapere tecnico tradizionale secolare.Il violino nasce nel XVI secolo ed è a Cremona che si definisce la sua forma moderna e metodo di costruzione, che tuttora viene utilizzato da liutai di tutto il mondo e che ha reso questa città il più importante centro di liuteria al mondo. La nascita di questo sapere tradizionale ha modellato la storia e l’assetto della città rendendola unica al mondo. La tradizione è tuttora forte a Cremona, che al momento, nonostante le sue modeste dimensioni, vanta la presenza di circa duecento liutai professionisti da tutto il mondo e una delle più famose scuole internazionali di liuteria. Nella città di Cremona convergono le attività dei vari “attori” della liuteria: i liutai, i musicisti, i collezionisti, i turisti. Per la mia indagine, avrò il ruolo osservatore partecipante, o meglio di “insider”. Lavoro infatti al Museo del Violino di Cremona quindi ho avuto la possibilità di prendere contatti con diversi liutai che si sono dimostrati disponibili a partecipare alla mia ricerca. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Anna Maria Carboni, 2019 it_IT
dc.title CREMONA, IL VIOLINO, I LIUTAI E IL “SAPER FARE LIUTARIO” UN’INDAGINE ANTROPOLOGICA it_IT
dc.title.alternative Cremona, il violino, i liutai e il “saper fare liutario”. Un’indagine antropologica it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2017/2018, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 821529 it_IT
dc.subject.miur M-DEA/01 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Anna Maria Carboni (821529@stud.unive.it), 2019-02-18 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Franca Tamisari (tamisari@unive.it), 2019-03-04 it_IT


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