Abstract:
Questo lavoro si propone di studiare il Giacobinismo francese – e più precisamente il pensiero di Maximilien de Robespierre -, da un punto di vista filosofico. L’obiettivo è quello di metterne in luce gli elementi etici e religiosi, per comprendere quale concezione antropologica e religiosa sia sottesa al tentativo politico giacobino. Nella mentalità di Robespierre, infatti, la Rivoluzione francese prende le vesti di un tentativo morale desideroso di operare una rigenerazione dell’uomo e dei suoi costumi, corrotti da secoli di dispotismo. Si cercherà di mettere in luce il valore pedagogico della politica giacobina, ossia il suo tentativo di educare l’uomo alla virtù, mediante espedienti diversi: le buone leggi, l’elaborazione di particolari sistemi di educazione pubblica, nonché l’istituzione di feste nazionali. Anche per quanto riguarda la sfera religiosa le questioni sono molteplici e complesse. Questo lavoro si propone, in modo particolare, di studiare il rapporto fra morale e religione e fra religione civile e culto privato. Si cercherà, infine, di riflettere sul valore filosofico del Terrore in Robespierre e sui limiti di una "dittatura della virtù", quale si è prospettata quella voluta da Robespierre.