Abstract:
Questa tesi si basa sui diritti delle donne, le quali sono le vittime più frequenti di violenza fisica, psicologica, economica e soprattutto domestica. L’area geografica in questione comprende l’Albania ed il Kosovo, paesi che sono accomunati dalla stessa storia e dalla stessa causa alla radice del fenomeno: la mentalità patriarcale che ancora sussiste nella realtà albanese. Dopo un primo capitolo focalizzato sulle cause ed origini della violenza contro le donne e violenza domestica in entrambi i paesi in questione, la tesi si evolve in un’analisi del sistema legislativo inerente alla protezione dei diritti delle donne. Si notano notevoli progressi negli anni sia da parte del governo albanese sia da quello kosovaro per quanto riguarda l’adozione di leggi e misure a livello domestico così come a livello regionale ed internazionale. Ciononostante, l’applicazione concreta di tali strumenti è ancora un miraggio. Le cause dietro a questa mancanza sono innumerevoli, considerando che tutto è dovuto principalmente dalla mentalità patriarcale, la quale è fortemente radicata non solo nella società civile ma anche nella politica, nel sistema giuridico, nei settori economici e sociali, compromettendone il buon funzionamento. A questo si aggiunge la teoria delle “promesse non mantenute”, ovvero quella strategia utilizzata dai paesi candidati UE per poter avere più opportunità ad aderirvi. Dunque, il percorso da fare è ancora lungo per questi due paesi, ma la volontà è il loro punto di partenza.