Abstract:
Il Realismo Capitalista di Mark Fisher, come struttura pervasiva che comprende tutto l’orizzonte del pensabile, ha nelle ultime tendenze della musica rap il suo volto più evidente e sfacciato.
Sviscerando gli elementi strutturali che compongono l’analisi fatta dal critico inglese, si possono ritrovare nella scena rap americana e non (ma mi attengo a quella Americana perché è la più grande e stratificata), alcuni di questi elementi. Attraverso un’analisi comparata tra il testo di Fisher e il mezzo musica, si possono sfruttare i concetti portanti del libro per ricavare un’analisi inedita della scena musicale.
Da una parte, il capitalismo è riuscito ad inglobare qualsiasi altro sistema economico pensabile e pensato fino ad ora, assorbendolo e riproponendolo ma riuscendo a tenere saldamente in mano a sè tutte le leve del potere.
Dall’altra l’esplosione musicale del rap (che di recente ha superato il rock come genere più ascoltato del pianeta), si può vedere con lo stesso genere di ottica. Nei suoi recenti sviluppi, questo genere di musica (che da sempre ha proposto un approccio inclusivo rispetto alla tradizione) ha progressivamente abbracciato a livello mainstream più musicalità in modo sempre più deciso, spaziando dall’elettronica al jazz, dal blues al rock.
Tutto questo ha portato ad una ridefinizione dell’identità del genere stesso. Il rap è diventato lo specchio fedele di quella che è l’identità fluida della contemporaneità