Abstract:
La tesi analizza la situazione contemporanea di sfruttamento di mari, oceani e rispettive risorse, condotta dall'attività antropica ed i processi industriali, diretti verso profitti sempre più consistenti. Un excursus storico e teorico tra i differenti aspetti della pesca industriale e commerciale, porta alla presentazione del fenomeno dell’Ocean Grabbing. Viene indicato il momento in cui precise dinamiche hanno creato la possibilità di un mercato internazionalizzato. Viene condotta un'analisi per valutare le misure in cui la pesca industriale risulta una pratica alquanto negativa, con effetti socio-economici del tutto non trascurabili.
Il caso della Fossa di Pomo è stato scelto come approfondimento per presentare una situazione internazionale esemplare relativa all'argomento dell'Ocean Grabbing. L'area, situata parzialmente nelle acque internazionali del Mare Adriatico, è contraddistinta da una storia di sfruttamento causato dalle intensive attività di pesca condotte in loco dagli attori coinvolti nel caso. Ha un recente passato di contesa internazionale tra Italia, Croazia e Slovenia, i quali sono gli stati membri europei che tradizionalmente da sempre pescano nella zona. La soluzione proposta dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo, adottata dall'Unione Europea e dagli stati coinvolti, rappresenta una soluzione applicata solamente a partire dal 2017, accompagnata da grandi aspettative per il futuro. Un importante contributo per lo studio è rappresentato dall’intervista informale con l’ex presidente dell’Associazione Armatori di Pescara, città Abruzzese che vanta una posizione molto favorevole al raggiungimento della Fossa di Pomo. Questo scambio di informazioni ha arricchito molto l'esperienza di studio di un caso reale solo attraverso lo studio di fonti scritte, offrendo la possibilità di approfondimento dell’aspetto socio-economico del caso.
Lo studio si dirige infine verso il generale cambiamento di direzione delle istituzioni internazionali e della filosofia contemporanea verso la ricerca di alternative valide per una gestione condivisa e coerente, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di aree e risorse sovra sfruttate inaugurandone un uso sostenibile.