Abstract:
Il ruolo della donna in Giappone è sempre stato molto tradizionale se pensiamo che il suo compito principale era quello di occuparsi della famiglia e dell’educazione dei figli. Ella è sempre stata vista antitetica all’uomo, inferiore. La sua posizione sociale inizia a cambiare soprattutto durante l’Occupazione Americana, i quali per la prima volta parlano di uguaglianza tra i sessi. Per la donna giapponese si parla spesso di rinunce e di scelte, come ad esempio tra la carriera e la famiglia. Tutte queste scelte incidono in maniera negativa anche sull’andamento dell’economia giapponese, specialmente in questo periodo in cui il Giappone si ritrova a fare i conti con una società sempre più vecchia. Scommettere sulle donne e incentivare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro aumenterebbe anche il PIL del Paese. Quando parliamo delle donne e del Giappone è quasi impossibile non citare la teoria della Womenomics, elaborata da Kathy Matsui verso la fine degli anni ’90 e messa al centro delle politiche del Primo Ministro Shinzō Abe. Le disparità di genere affrontate all’interno delle aziende dal gentil sesso sono uno dei punti focali di questa ricerca.
L’obiettivo di tale elaborato è capire quali sono i provvedimenti che si stanno attuando al fine di aiutare le donne a bilanciare la vita professionale con quella lavorativa.
KEY WORDS: Donne, società, famiglia, figli, Womenomics, mercato del lavoro.