Abstract:
Lo studio si propone di analizzare le principali problematiche che sta affrontando l’arco alpino. Sempre di
più si accentua la dicotomia tra zone vittime di un eccessivo sfruttamento turistico e zone, invece,
marginali, che non offrono servizi e di conseguenza subiscono un vero e proprio esodo di abitanti verso le
pianure. In questo scenario, è necessario proporre un piano “salva montagna”, che possa portare ad uno
sviluppo economico e turistico armonioso anche delle realtà minori, ripristinando l’antica vivibilità dei
territori montani. A tal proposito qualcosa si sta smuovendo lentamente e i programmi transnazionali
dell’UE e di altre istituzioni come la creazione di una “macroregione alpina” si stanno concretizzando. Nella
seconda parte della ricerca, l’analisi si concentra sulla presentazione di un caso studio incentrato sul
Cadore, area montuosa dell’alto bellunese, vittima dello spopolamento e della mancanza di una politica ad
hoc di promozione. Il turismo sostenibile e poco impattante può rivelarsi una carta vincente per la
rivitalizzazione cadorina, ma questo può avvenire soltanto con un adeguato sistema di progettualità e
coordinamento. La proposta conclusiva per valorizzare le piccole realtà di montagna come il Cadore sarà
pertanto Amavido, start up italo-tedesca che punta a dare una visibilità internazionale a queste entità
minori, promuovendo un’etica di turismo sostenibile.