Abstract:
Il successo della DMO e il successo della destinazione sono correlati tra loro ma l’uno non implica l’altro. Ci sono casi in cui la destinazione è dotata di risorse soddisfacenti e possiede tutti i fattori possibili per determinare il suo successo, ma manca un ente manageriale altrettanto efficace e efficiente, che sia in grado di assicurare una fruizione totale dei beni e servizi a disposizione della destinazione, capace di creare una maggiore cooperazione e integrazione tra gli attori coinvolti e delineare in maniera chiara gli obiettivi comuni da raggiungere. In particolare, viene esaminato il ruolo chiave della network capability, come fattore determinante per il successo della DMO.
Viene applicato il modello di Provan e Milward, secondo il quale l’efficienza del network è fortemente correlata alla struttura e al contesto della rete stessa, dimostrando la necessità di avere una struttura centralizzata e un contesto caratterizzato dalla disponibilità alla coesione e all’integrazione da parte dei vari attori coinvolti.
Si segue un approccio stakeholder-oriented, in particolar modo le loro relazioni interne, la distribuzione ineguale del potere tra i vari attori, la tendenza di alcuni ad avere maggiore influenza e a predominare sugli altri attori nei processi di decision-making (framing practices).
Viene trattato il caso di una località turistica del meridione, evidenziandone le peculiarità e la vocazione al turismo, così come i limiti gestionali e produttivi dovuti all’assenza di una ben impostata destination governance e assenza di una rete coordinata tra gli attori. L’obiettivo è quello di identificare elementi di coerenza e incoerenza con il modello analizzato e determinare come l’inefficienza e l’inefficacia del contesto della struttura del network influenzano negativamente il successo della DMO.
Viene presentato un modello di gestione strategica che vada a stimolare i soggetti pubblici e privati ad avviare o intensificare i rapporti di collaborazione verso il raggiungimento di obiettivi condivisi. La competitività di una DMO è quindi determinata dalla sua capacità di promuovere il coordinamento dei numerosi operatori coinvolti nella produzione di beni e servizi, che siano imprese turistiche in senso stretto, altre imprese la cui economia non è direttamente collegata alle attività turistiche ma che comunque risente del successo turistico del territorio in cui operano, pubbliche amministrazioni, associazioni e soprattutto la popolazione residente.