Abstract:
Le politiche di apertura della Cina hanno fatto sì che il paese cambiasse il suo comportamento in politica estera. Negli ultimi quarant’anni si è passati da un atteggiamento di celare le proprie capacità e aspettare il proprio momento, a lottare duramente per il successo. Il cambio di rotta dell’orientamento dei vertici del partito comunista cinese ha stimolato i circoli politici ed accademici a sviluppare un concetto di soft power che si combinasse con l’ideologia di Pechino, e risaltasse le caratteristiche del paese per essere più appetibile e più gradito in un contesto globalizzato. Il soft power cinese è già entrato nel suo terzo quinquennio, e oltre a differenziarsi dalla teoria proposta da Joseph Nye, sta assumendo sempre più caratteristiche cinesi.