Abstract:
La seguente ricerca intende esaminare il ruolo che ebbero le donne durante la Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945) e la loro significativa partecipazione, valutando quanto sia stato importante questo ruolo, quanto abbia indirizzato una certa direzione o cambiato quello che poteva essere il destino tradizionale femminile. La loro importanza viene ancora parzialmente ignorata, eppure svolsero un compito fondamentale in quegli anni. Con l’inizio della guerra, le donne cinesi si rifiutarono di essere “lasciate indietro” rispetto agli uomini e agirono in alleanza di nazionalisti e comunisti per creare una Resistenza del tutto femminile, affermandosi su molti fronti di lavoro sociale e militare. L’elaborato presenta i principali modelli di servizio a cui le donne presero parte durante la Resistenza, ovvero come membri del Corpo Nazionale al fronte; infermiere volontarie e professionali; educatrici di orfani di guerra, con particolare riferimento alla provincia di Guangdong grazie al lavoro di Wu Jufang; promotrici del PCC per la mobilitazione di massa nelle zone rurali. Se da un lato le donne nazionaliste operarono maggiormente nella cura dei bambini orfani di guerra e in soccorso ai soldati feriti, quelle comuniste, invece, lavorarono nelle zone rurali per mobilizzare le donne contadine. Tuttavia, entrambe, uscendo dal loro piccolo mondo domestico, si mobilitarono per la salvezza nazionale e il loro lavoro servì da finestra su cui il genere plasmò i significati di guerra e costruzione di nazione nella Cina moderna, offrendo allo stesso tempo l’opportunità di ridiscutere i valori sociali e i ruoli tradizionali delle donne.