Abstract:
Esistono poche cose al mondo che spaventano quanto la malattia mentale, poiché essa è l’emblema della diversità, che per secoli è stata reclusa nelle istituzioni totali. Il passaggio dalla malattia mentale alla salute mentale implica necessariamente un’analisi di quella che è stata l’assistenza psichiatrica in Europa dall’istituzione del paradigma manicomiale alla sua distruzione. L’analisi delle politiche di salute mentale in Europa, può essere affrontata da una prospettiva di welfare, al fine di cogliere l'influenza dei sistemi di welfare e le differenze tra un paese ed un altro.
Italia e Inghilterra si sono caratterizzate per il forte contributo dato dal movimento di deistituzionalizzazione e da quello antipsichiatrico, e rappresentano i paesi che maggiormente si sono impegnati per un’evoluzione delle politiche di salute mentale che fossero volte alla distruzione dell’istituzione totale in favore di servizi di comunità, per questo la comparazione dei due modelli di politiche appare interessante: in Italia, la panoramica dell’evoluzione delle politiche mette in luce i punti di forza e le criticità della riforma, i cambiamenti attesi e non avvenuti e lo stato attuale delle politiche di salute mentale e dei servizi; in Inghilterra invece il cambiamento è avvenuto in maniera lenta e graduale ma è stato più incisivo e fortemente influenzato dal movimento antipsichiatrico, rappresentato da Cooper, Jones e Maxwell.
Le sfide che investono le società richiedono l’affermazione di un nuovo paradigma, quello del recovery che tenta di riformulare i servizi e le politiche per rispondere ai cambiamenti nell’ambito della salute mentale.