Abstract:
Gli attuali modelli di rating, utilizzati dagli enti creditizi per la quantificazione della probabilità di default e l’esposizione al rischio di credito verso la controparte, sono generalmente basati sul modello di regressione logistica. Questo modello, basato su indicatori legati statisticamente all’evento di default regolamentare (past due a 90 giorni), implica una serie di limiti relativi alla capacità anticipatoria degli eventi di anomalia precedenti al default bancario.
Per questo motivo ed in linea con quelle che sembrano essere le tendenze legislative in tema di crisi aziendale, nell’elaborato si introduce un nuovo modello utile al monitoraggio prospettico del credito, ad una sua gestione proattiva e di supporto ad un’eventuale ristrutturazione dell’esposizione. L’obiettivo di fondo è la riduzione della probabilità d’insolvenza della controparte.
La logica sottostante al modello introdotto in questo lavoro di tesi è relativa all’utilizzo di variabili contenenti informazioni prospettiche (forward-looking) ed aventi carattere strutturale, in modo da essere il più comprensibile ed anticipatorio possibile. Il modello, inoltre, risulta essere molto generale, essendo caratterizzato da una struttura “multi-output” relativa alla quantificazione probabilistica degli eventi creditizi di anomalia identificati per l’intera vita di un credito, permettendo di focalizzare l’attenzione sugli eventi anticipatori alla crisi d’impresa.