Abstract:
In una società sempre più globalizzata, dove i cambiamenti socio-economici si susseguono ad un ritmo vertiginoso, risulta fondamentale ripensare al concetto di istruzione e sul che ruolo deve assumere la scuola nel formare gli adulti di domani. Risulta ormai consolidata la necessità da parte della scuola di formare individui che posseggano non solo conoscenze tecniche e accademiche ma anche tutta una gamma di competenze trasversali. Queste competenze, da un lato, devono mirare a rendere il soggetto consapevole, promotore del proprio benessere psicofisico; dall’altro riguardano le conoscenze, le capacità e le attitudini necessarie allo sviluppo personale, all'inclusione sociale e alla cittadinanza attiva, nonché alla occupabilità. Questa dissertazione tratta in maniera specifica le competenze sociali e personali, le quali stanno acquistando sempre più rilevanza in materia di istruzione. Nei primi quattro capitoli viene descritto come la nozione di competenze sociali e personali è cambiata e si evoluta nello scenario educativo internazionale ed europeo. Nel primo capitolo viene affrontato il tema delle life skills, ossia quel set di abilità psicosociali che, secondo il documento del WHO (1994) riguardano person’s ability to deal effectively with the demands and challenges of everyday life. It is a person’s ability to maintain a state of mental well-being and to demonstrate this adaptive and positive behaviour while interacting with others. Nel secondo capitolo vengono tratte le competenze chiave per l’apprendimento permanente, sancite nelle Raccomandazioni del Parlamento europeo del 2006 e del 2018. In particolare si osserva come sono cambiate le competenze sociali e personali in termini caratteristiche, conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tali competenze. Il terzo capitolo si riferisce all’educazione alla cittadinanza, la quale sta riscontrando grande successo in Europa, benchè non ci siano delle direttive a livello europeo chiare che la disciplinino. Essa è considerata uno dei principali mezzi per aiutare i giovani a sviluppare, allo stesso tempo, sia le competenze sociali che quelle civiche; essa aspira a fornire agli studenti competenze sia per la promozione del singolo individuo sia della comunità di appartenzenza, permettendo uno sviluppo armonioso di entrambi. Nel quarto capitolo si approfondiscono i concetti di educazione interculturale e di comunicazione interculturale. In generale, l’educazione interculturale, prevista nei curricoli della maggioranza dei Paesi europei, promuove un approccio pedagogico finalizzato ad incoraggiare il dialogo tra culture diverse e a fornire gli strumenti che permettano di riconoscere e combattere il sopraggiungere di stereotipi e pregiudizi. Si approfondisce inoltre, nel campo della glottodidattica, la nozione di competenza comunicativa interculturale, proposta dalla scuola veneziana. Nel quinto ed ultimo capitolo, vengono descritte le metodologie a mediazione sociale, nello specifico l’apprendimento cooperativo e il tutoraggio tra pari, come veicolo di sviluppo delle competenze sociali. Nelle conclusioni si esplicita l’importanza che le competenze sociali e personali stanno acquisendo nell’educazione scolastica a livello europeo nonchè la loro importanza nella formazione di individui capaci di gestire se stessi e di operare in maniera efficiente nel mondo contemporaneo.