Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare l’evoluzione normativa della nozione di stabile organizzazione in ambito nazionale ed internazionale.
In primo luogo, l’attenzione è rivolta ai nuovi trend internazionali generati dalla globalizzazione, con particolare riferimento alle problematiche in materia di pianificazione fiscale aggressiva e il conseguente fenomeno del Profit Shifting. In tale ambito, su proposta dell’OCSE/G20 è stato avviato il progetto BEPS sviluppato in 15 Action Plan con l’intento di limitare, per l’appunto, il fenomeno dell’erosione della base imponibile attraverso operazioni elusive e/o evasive da parte soprattutto delle imprese multinazionali di gruppo e i disallineamenti normativi (nazionali e convenzionali) che permettono queste operazioni.
In secondo luogo, l’attenzione è rivolta al Final Report-Action 7, il quale contiene alcune proposte di modifica della definizione di stabile organizzazione di cui all’art. 5 del Modello OCSE (2014) aventi la finalità di impedire che una società non residente utilizzi le disposizioni nazionali e convenzionali per evitare la configurazione di una stabile organizzazione.
Infine, dopo aver introdotto il nuovo modello convenzionale e, in particolare, le modifiche apportate all’articolo 5 del modello stesso, si è posta l’attenzione al concetto di stabile organizzazione. Tale nozione, anche a livello nazionale, è stata oggetto di modifiche attraverso la Legge di Bilancio 2018 e per tali motivazioni si sono analizzate nel dettaglio le novità e le modifiche alla base della ridefinizione dell’art.162 TUIR.