dc.contributor.advisor |
Sanga, Glauco |
it_IT |
dc.contributor.author |
Solda', Erica <1992> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-10-08 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2019-02-19T15:11:30Z |
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dc.date.available |
2019-02-19T15:11:30Z |
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dc.date.issued |
2018-10-22 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/13522 |
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dc.description.abstract |
I classificatori numerali in lingua Thai sono un argomento assai dibattuto sotto vari punti di vista.
Nonostante siano state raccolte molte liste di classificatori e di nomi che essi classificano, poco si sa sulle motivazioni di tali abbinamenti e sui molteplici usi dei classificatori fuori dal contesto numerale.
Linguisti occidentali hanno sottolineato l’arbitrarietà del sistema di classificatori Thai, mentre colleghi Tailandesi ne hanno presentato gli aspetti semanticamente motivati.
Le motivazioni sono troppo complesse e sottili da dedurre per un non nativo. C’è bisogno di una conoscenza culturale considerevole (Carpenter 1987:51). I classificatori sono un sapere nascosto ed è difficile per i madrelingua parlarne. L’uso che loro ne fanno “è in parte un arte, non solo una convenzione grammaticale” (Becker 1975:113) (ivi:31).
Uno degli scopi primari di questo lavoro è spiegare in base a quali principi semantici siano organizzate le classi di nomi che i classificatori raggruppano.
Non si è nemmeno ancora raggiunto un accordo su cosa i classificatori siano di fatto: “parole funzione” o “parole contenuto”? Un po’ entrambi, ma in che percentuale e in che contesti?
Gli usi dei classificatori con i dimostrativi, gli aggettivi e i quantificatori possono essere visti come una specie di marcatori di accordo.
Sono un argomento trascurato, non trattato esaustivamente nelle grammatiche, proprio perché sono uno degli aspetti di questa lingua più complicati e difficili, sia per coloro che imparano il Thai come L2, per i quali sono un elemento sfuggente, delle parole “inafferrabili”, sia per i nativi stessi, che li apprendono molto tardi: il sistema di classificatori numerali Thai è uno dei rari sistemi linguistici non ancora padroneggiati all’adolescenza (Carpenter 1987:164).
Un ulteriore obbiettivo dell’elaborato è scoprire cosa lo renda così ostico all’acquisizione.
Le classi di nomi Thai sono convenzionali ma hanno anche molte regolarità semantiche che i parlanti impiegano per scopi sociali, stilistici e linguistici, per arricchire il loro discorso. La scelta del classificatore riguarda sia la classificazione di un membro di una categoria, sia il livello di contrasto che il parlante desidera indicare. I classificatori sono un sistema dinamico, che non può in alcun modo essere rappresentato da liste di parole (Carpenter 1986:23-4). |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Erica Solda', 2018 |
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dc.title |
I Classificatori In Lingua Thai. Semantica e Funzioni. |
it_IT |
dc.title.alternative |
I Classificatori In Lingua Thai. Semantica e Funzioni. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Umanistici |
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dc.description.academicyear |
2017/2018, lauree sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
839239 |
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dc.subject.miur |
BIO/08 ANTROPOLOGIA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Erica Solda' (839239@stud.unive.it), 2018-10-08 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Glauco Sanga (sanga@unive.it), 2018-10-22 |
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