Abstract:
Il lavoro tratta delle perdite su crediti dal punto di vista della normativa civilistica e della normativa tributaria. In particolare vengono esaminati i crediti commerciali dei soggetti che utilizzano i principi contabili nazionali. Tratteremo passando per i due principi contabili principali che portano alla determinazione del bilancio civilistico: principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali, principio di prudenza e principio di competenza, delle novità apportate dal D. Lgs. 139/2015 sull’art. 2426 riguardate la valutazione dei crediti. Si parlerà anche del principio contabile OIC15 che detta in modo specifico le regole da rispettare nel trattamento delle perdite su crediti. Si farà un breve accenno al falso in bilancio determinato dalla mancata svalutazione o dalla mancata rilevazione della perdita su crediti per un credito inesigibile. Parleremo poi della normativa tributaria e delle novità introdotte dai principali decreti emanati negli ultimi anni che hanno portato sostanziali modifiche nel trattamento delle perdite su crediti portando ipotesi di deduzioni automatiche e determinando in modo preciso il momento della rilevazione per competenza in bilancio di tali perdite. Legge n. 134 del 07 agosto 2012, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese. Decreto Legislativo 147 del 14 settembre 2015. Circolare Agenzia delle Entrate n. 26/E/2013. In ultima analisi tratteremo dell’art. 26 del DPR 633/1972 per capire quando il contribuente può recuperare l’IVA non incassata nel rispetto della neutralità dell’IVA che deve colpire il consumatore finale. E se la normativa rispecchia le Direttive della Comunità Europea.