Abstract:
Si è soliti pensare che Arte e Impresa siano due mondi diversi e distinti; il primo più legato alla ricerca del bello e alla provocazione, il secondo più incline a generare profitti. Questa convinzione però si sta mano a mano “sgretolando”. La crisi economica del 2008 ha condotto le imprese a rimettersi in gioco al fine di rimanere sul mercato. Il loro desiderio di cambiare e rispondere in modo innovativo ai nuovi bisogni le ha condotte a considerare l’arte un valido strumento di crescita e di aumento di valore. L’arte potrebbe aiutare considerevolmente le imprese a costruire nuovi modelli di sviluppo perché negli anni, mettendo sempre tutto in discussione, compresa se stessa, è riuscita a maturare un modus operandi che, se adottato dall'impresa, le consentirebbe di sviluppare nuove capacità generative per fronteggiare la competizione di settore.
Il progetto “SportMuse” promosso da Ca’ Foscari e IUAV e che rientra nella linea di ricerca "Art & Business", ha coinvolto un'artista ed alcune imprese appartenenti al Distretto dello Sportsystem di Montebelluna, con l’intento di testare la possibilità di “artificare” l’impresa utilizzando linguaggi di videoarte ed interattivi. Imprese come Stonefly, Lotto, Tecnica e Scarpa si sono prestate all’esperimento, il quale ha condotto all’individuazione dei principali elementi di riuscita e di criticità di questo rapporto. L’esperienza con le quattro aziende ha permesso di creare un piccolo “manuale d’uso” per le imprese che intendano usufruire dell’arte per innovarsi.