Abstract:
Il presente elaborato si propone quale analisi circa la realtà delle PMI italiane ed il loro rapporto con il mondo borsistico, rappresentato da AIM Italia. Nello specifico, la nascita di quest’ultimo nel recente 2012 ha favorito l’avvicinamento della suddetta tipologia aziendale ad un contesto, il mercato azionario, di difficile accesso in ragione di vincoli e limitazioni apparentemente insuperabili per le PMI. In questo scenario, l’attività del legislatore si è dimostrata finalizzata al sostegno dello sviluppo aziendale per il tramite della quotazione, introducendo, con la Legge di Stabilità 2017, lo strumento innovativo dei PIR. Lo studio effettuato, dunque, a fronte della constatazione di un eccessivo ricorso al canale bancario da parte delle PMI, focalizza l’attenzione sugli effetti sortiti dalla combinazione di questi due fenomeni, entrambi di ispirazione internazionale. Nel dettaglio, alla luce delle deviazioni comportamentali sofferte dalle PMI, l’elaborato offre uno studio diretto alla ricerca di un’evidenza empirica circa la relazione tra aspetti della profilatura aziendale ed andamento borsistico, tale per cui il processo decisionale ante quotazione guadagni in oggettività. La conclusiva delineazione di un modello indicativo di PMI, sulla base del campione analizzato, concretizza la possibilità di cogliere le esistenti opportunità di AIM Italia e sfruttare le agevolazioni introdotte, minimizzando l’effetto illusorio dei bias comportamentali.