Abstract:
La domanda da cui prende avvio la riflessione è se sia giustificabile in quanto necessaria alla salvaguardia della sicurezza statale una politica di chiusura dei confini ovverosia la negazione sovranista dell’ospitalità.
Nel tentativo di rispondere al quesito si ripercorrono i punti cardine della storia delle migrazioni internazionali, dando particolare rilievo all’esodo, per poi concentrarsi sui movimenti migratori volontari e coatti che hanno interessato l’Europa dagli albori della modernità al secondo dopoguerra.
Segue un’analisi del contributo offerto dal dibattito filosofico alla lettura del fenomeno migratorio e all’elaborazione di risposte concrete ad esso.
Al termine del primo capitolo introduttivo si torna poi a restringere il campo sulle peculiarità del fenomeno migratorio rispettivamente in Italia e in Francia.
Il secondo capitolo dell’elaborato consiste invece in uno studio di alcuni articoli tratti dai siti ufficiali di due quotidiani conservatori, l’uno nostrano, Il Giornale, l’altro d’oltralpe, Le Figaro, equiparabili per target e tiratura. La scelta degli articoli di giornale presi in esame coincide con i risultati di una ricerca eseguita per parole chiave, le quali costituendo un binomio con il comune denominatore immigration rinviano in ordine a tre tipologie di “sicurezza” individuate da Foucault.
Infine, il terzo capitolo analizza i discorsi pubblici di due massimi esponenti dell’estremismo di destra in Italia e in Francia: Matteo Salvini e Marine Le Pen, rilevando il ruolo cruciale giocato dal topos dell’emergenza immigrazione e delle contromisure necessarie nelle rispettive campagne elettorali.