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La tesi è composta da cinque capitoli.
Il capitolo 1 delinea la duplice questione, oggetto di controllo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ossia i comportamenti illegali, particolarmente diffusi di corruzione nella società ed il mancato rispetto dell’ambiente circostante. Si affronta, inoltre, la forte duplice tendenza permanente di voler incentivare la prevenzione alla corruzione e la protezione dell’ambiente per vivere in salute in un futuro migliore.
Il capitolo 2 analizza con una lente di ingrandimento l’autorità competente, partendo da una breve excursus storico per finire col delineare bene la sua complessa network istituzionale nazionale ed internazionale.
Poiché fondamentale è il ruolo che essa ricopre soprattutto all’interno del mercato economico degli appalti pubblici, allora si preferisce focalizzare l’attenzione del lettore su questo settore dinamico, definendolo all’interno del capitolo 3. In esso, spesso si sottolinea la frequente complessità delle norme nazionali, e soprattutto la necessità di interpretazione delle direttive comunitarie, che hanno dato vita sia a importati istituti giuridici, sia a nuove forme contrattuali come il contraente generale e l’appalto integrato.
Da questo iniziale studio, incentrato dell’innovate disposizioni legislative, si preferisce porre in esame nel capitolo 4 i verdi appalti pubblici, definita branca specifica della predominante e nuova modalità di acquisto e di realizzazione delle grandi opere pubbliche.Nel fresco Codice degli appalti e dei contratti pubblici appare, infatti, una riformulazione del vecchio sistema legislativo, incentrata nella concessione di maggiori discrezionalità e nel garantire un sistema di qualità flessibile e semplificato alle singole amministrazioni appaltanti, agli enti appaltatori e, in particolare a questo ente autoritativo competente come è dimostrato sia dalle descrizioni accurate dei criteri obbligatori di aggiudicazione degli appalti e di quelli minimi ambientali, sia dalla rappresentazione scrupolosa dell’impostazione recente, avviata da qualche mese,dalle differenti linee guida ANAC.
Alla fine, nel capitolo 5 si vuole tirare le somme di tutto,tracciando un accurato panorama sociale, economico, giuridico presente e futuro, analizzando, in primis,singolarmente i due piani, anticorruzione e sostenibilità ambientale, e concludendo con uno sguardo ai loro rispettivi esiti, nonché ai casi recenti,sia testimoni della dinamicità e dell’estensione effettiva del fenomeno corruttivo all’interno delle regioni italiane, sia rivelatori dell’intenso cambiamento istituzionale che offre una crescente consapevolezza ambientale. Questo complesso scenario sarà passo utile a far capire al lettore quali siano i punti di forza e le criticità presenti, e soprattutto come la singola amministrazione può cercare di riacquistare la fiducia dei singoli cittadini attraverso l’attuazione di politiche socioeconomiche e norme aggiornate continuamente, importanti e necessari strumenti della volontà unanime dei Pubblici Uffici di costruzione graduale di un ambiente non corrotto, pulito e sano, con l’intrinseco obiettivo di soddisfare le molteplici esigenze di benessere individuali e di comune ed avanzato stato di democrazia . |
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