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L’obiettivo dell’elaborato è quello di analizzare gli impatti derivanti dall’adozione dello smart
working all’interno del contesto aziendale. Si vorrebbe approfondire e proseguire nel lavoro di tesi
quanto avviato lo scorso anno, durante il corso di Diritto del Lavoro nella Gestione d’Impresa,
all’interno del lavoro di gruppo realizzato nell’ambito del progetto Experior, riguardante tale tema.
Attraverso quel progetto, ci trovammo a collaborare con l’azienda Came s.p.a., realtà
multinazionale operante nella realizzazione di sistemi di automazione per ingressi in ambienti
residenziali e non, per la quale siamo stati incaricati di formulare un questionario, da sottoporre ai
dipendenti della società, per valutare un loro gradimento circa la possibilità che consentirebbe loro,
di poter svolgere una parte della propria attività lavorativa, al di fuori dei confini aziendali.
Tale modalità flessibile di lavoro è definita smart working, la cui norma di legge è entrata in vigore,
con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 22 maggio del 2017. Questa nuova metodologia di
approccio all’attività lavorativa, prevede un aspetto di flessibilità, riguardante orario e luogo di
lavoro, dove tramite un accordo tra datore di lavoro e dipendente, quest’ultimo può svolgere una
parte della propria prestazione lavorativa, in un luogo differente dalla propria postazione di lavoro,
attraverso l’ausilio della tecnologia. Tale novità, rispecchia in maniera evidente il fatto che le realtà
aziendali sono sempre più attente all’ottimizzazione dei loro risultati. E’ importante che i dipendenti
siano focalizzati sugli obbiettivi da portare a termine, l’azienda cerca quindi di agevolare lo
svolgimento delle loro attività lavorative, non ritenendo indispensabile una costante presenza fisica
nel luogo azienda.
Tale elaborato dunque vorrebbe esplorare ed approfondire tale aspetto, attuale e innovativo,
analizzandolo sia da un punto di vista normativo, sia dal punto di vista degli impatti che questo avrà
in termini economici, nella realtà aziendale.
Inizialmente l’elaborato vuole concentrarsi sulla presentazione di tale approccio, analizzandone poi
le sue differenti caratteristiche legate all’attività lavorativa, tra queste: le peculiarità dell’accordo
con il datore di lavoro, la retribuzione, l’attività di monitoraggio, il tema del diritto alla
disconnessione ed inoltre mettendo in luce le sue differenze rispetto alla metodologia del telelavoro.
Successivamente si vuole andare ad effettuare un’analisi degli impatti che questa metodologia
innovativa può avere all’interno delle realtà aziendali, analizzando sia quelli che possono essere i
benefici, come: riduzione dei costi, un minor impatto ambientale, una maggiore autonomia del
lavoratore e i fattori psico-emotivi legati; sia quelli che possono risultare come eventuali criticità,
come: Il dover avere competenze necessarie per poter adottoare lo smart working, la mancanza del
face-to- face tra il personale aziendale ed alcune implicazioni a livello di salute.
Infine nell’elaborato sarà illustrata l’analisi di un caso aziendale, dove attraverso la
somministrazione di un questionario verrà messo in luce se quanto detto in precedenza sarà o meno
confermato. Si giungerà quindi ad una posizione che ci consentirà di affermare se lo smart working
porti davvero a condizioni migliorative. |
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