La contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati dopo l'emanazione dell'OIC 32

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dc.contributor.advisor Marcon, Carlo it_IT
dc.contributor.author Rossi, Valeria <1994> it_IT
dc.date.accessioned 2018-06-19 it_IT
dc.date.accessioned 2018-12-03T06:20:45Z
dc.date.available 2018-12-03T06:20:45Z
dc.date.issued 2018-07-09 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/13241
dc.description.abstract Il D.Lgs. 139/2015, cosiddetto decreto bilanci, ha obbligato il codice civile ad introdurre, per la prima volta, una normativa volta a regolare, sia sul piano pratico che applicativo, la materia degli strumenti finanziari derivati. Questa novità segna un cambiamento non di poco conto per quelle società che redigono il proprio bilancio seguendo i principi contabili nazionali. La disciplina in esame è particolarmente complessa ed ha richiesto l’emanazione di un nuovo principio contabile redatto dall’Organismo Italiano di Contabilità: l’OIC 32 “Strumenti finanziari derivati”. Il presente elaborato ha l’obiettivo di illustrare il corretto trattamento contabile degli strumenti finanziari derivati nel bilancio italiano. Inoltre si è voluto indagare su quale sia stato l’impatto quantitativo della prima applicazione delle nuove disposizione sui derivati esistenti all’1.1.2016, non senza dapprima valutare la conformità delle società alle nuove disposizioni del codice civile e dell’OIC 32. Il primo capitolo è volto ad introdurre gli aspetti generali della riforma degli strumenti finanziari derivati, partendo dall’inquadramento delle novità legislative per poi concentrarsi sulle definizioni di derivato e di fair value e sulla classificazione di tali strumenti. Il secondo capitolo è interamente dedicato allo studio della contabilizzazione dei derivati non di copertura, fornendo anche alcune fattispecie applicative sul tema. Il terzo capitolo apre con una panoramica dei rischi che le aziende si trovano a dover sopportare e a gestire, gestione che può avvenire grazie all’adozione, da parte della società, di strumenti derivati di copertura. Se il capitolo III riporta tutta la normativa prevista dall’OIC 32 per i derivati di copertura, il quarto capitolo, il più complesso, è interamente dedicato alla rappresentazione in bilancio delle operazione di copertura le quali sono chiamate a rispondere alle precise regole di hedge accounting. Anche in questa sede si forniranno degli esempi applicativi. Infine il capitolo V presenta una laboriosa analisi empirica che è stata svolta su un campione di aziende, perseguendo due finalità: valutare se le società si siano correttamente conformate alle nuove regole di contabilizzazione e valutare l’impatto quantitativo della prima applicazione delle nuove disposizioni in tema di strumenti finanziari derivati. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valeria Rossi, 2018 it_IT
dc.title La contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati dopo l'emanazione dell'OIC 32 it_IT
dc.title.alternative La contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati dopo l'emanazione dell'OIC 32 it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Amministrazione, finanza e controllo it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2017/2018, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 845842 it_IT
dc.subject.miur SECS-P/07 ECONOMIA AZIENDALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Valeria Rossi (845842@stud.unive.it), 2018-06-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Carlo Marcon (cmarcon@unive.it), 2018-07-02 it_IT


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