Abstract:
Vengono prese in considerazione delle tipologie di devianza giovanile che possiedono caratteristiche e dinamiche tipiche della cultura giapponese.
Esse sono: Hikikomori, NEET/Furita, Otaku e i fandom/shipper.
Viene innanzitutto analizzata la natura di questi fenomeni, come le cause, la storia e le possibili "cure" elaborate nel corso degli anni sia dagli esperti e dal governo giapponese stesso. In particolare viene preso in considerazione il periodo dall'inizio del 2000 ad oggi.
In seguito, per ogni categoria, verranno analizzate delle opere mediatiche di cultura pop, una delle forme più estese e varie del Giappone, con lo scopo di sottolineare come l'immagine mediatica di queste figure sia passata da negativa a positiva, o quantomeno sia stata integrata nell'immaginario comune.
Nell'ultima parte viene introdotto il concetto di moral panic, definito da Stanley Cohen come "una condizione, un episodio, una persona o gruppo di individui che emerge e viene trattato come una minaccia agli interessi e valori sociali".
Dopo essere stato anch'esso definito in maniera specifica, viene preso in considerazione il processo di formazione di Moral Panic e applicato alle categorie descritte in precedenza. Lo scopo è appunto dimostrare come abbiano subito questo processo e come siano il tentativo della popolazione giapponese di adattarsi alle nuove dinamiche globali.