dc.contributor.advisor |
De Vido, Sara |
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dc.contributor.author |
Minisci, Elena <1993> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-06-20 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-12-03T06:18:26Z |
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dc.date.available |
2019-12-20T06:11:14Z |
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dc.date.issued |
2018-07-11 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/13101 |
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dc.description.abstract |
La violenza di genere contro le donne e la violenza domestica sono state recentemente riconosciute dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) come forme di violenza strutturale radicata in seno alla società contemporanea con le proprie origini in una storica disparità tra i sessi.
Con questa mia tesi di laurea cercherò di indagare le origini e possibili cause che hanno portato le donne a doversi difendere oggi, come in passato,in particolare dalla violenza inflitta tra le mura domestiche. Per farlo mi avvarrò dei contributi di due generi distinti, ma assolutamente complementari, che insieme mi aiuteranno ad estendere il panorama della mia ricerca: la letteratura e il diritto. Infatti, proverò a dimostrare come entrambi abbiano trattato e trattano ancora oggi della violenza domestica contro le donne e diano un proprio contributo fondamentale, ma cercherò di far vedere come uno dei due sia arrivato “per primo”, inaugurando in un certo senso un pensiero che nel tempo ha dato spunti all’altro in questa lotta. La letterature ha infatti anticipato tante idee e azioni poi riprese dal diritto per creare strumenti internazionali e regionali che indirizzassero il problema della violenza domestica contro le donne.
Infine prenderò in esame la stessa Convenzione di Istanbul e, dopo aver fatto una panoramica generale su quelli che sono stati i contributi del diritto internazionale alla lotta contro la violenza di genere dall’inizio del secolo XX, esaminerò i punti fondamentali, le novità ma anche i limiti della stessa Convenzione del Consiglio d’Europa che ci ricordano quanto ad oggi è stato fatto senza però dimenticare quanto ancora ci sia da fare per vincere una volta per tutte questa battaglia che sembra non avere fine. |
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dc.language.iso |
en |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Elena Minisci, 2018 |
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dc.title |
To Break the Silence of Women.
Gender-Based Violence and domestic violence: an ongoing battle. |
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dc.title.alternative |
To Break the silence of Women. Gender-Based Violence: an ongoing battle. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate - international relations |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Relazioni Internazionali |
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dc.description.academicyear |
2017/2018, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
embargoedAccess |
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dc.thesis.matricno |
843812 |
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dc.subject.miur |
IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE |
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dc.description.note |
Violence Against Women is a worldwide social problem, a violation of human rights, dignity and of the fundamental right to life. It is an umbrella term which encompasses different crimes and conducts: from physical and sexual abuses to psychological one. In time, this problem has long been addressed by international organizations, public institutions, intellectuals, social movements, and media. To prevent, combat and punish acts of violence against women and domestic violence, long eradicated in the very structure of our society, international, regional, and national legal systems, on the wake of feminists’ movement, have developed studies and researches to investigate the specific causes and roots of gender-based violence against women. It was not until the second half of the 20th century that it started to be recognized as a violation of international law and a crime against human rights. The Council of Europe Convention on Preventing and Combating Violence against Women and Domestic Violence, also known as the Istanbul Convention, represents the outcome of this very long process on the ground of women equality, rights, liberties, and justice. Thanks to the latter Convention, today, even though we cannot say to be completely immune or to have totally overcome stereotypes, legends or erroneous conventions which have feed our culture and imagination about women, we are witnessing a turning point in the legal system and a burgeoning of norms on international and regional scales to tackle violence against women and domestic violence which are finally founding their solidification in acts of Customary International Law or as ‘international rules of interpretation’. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.provenance.upload |
Elena Minisci (843812@stud.unive.it), 2018-06-20 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Sara De Vido (sara.devido@unive.it), 2018-07-02 |
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