Dall’espressionismo di Oskar Kokoschka alle sperimentazioni del laboratorio teatrale del Bauhaus. Rivoluzione ed evoluzione del teatro tedesco nei primi anni del Novecento.

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dc.contributor.advisor Biggi, Maria Ida it_IT
dc.contributor.author Gobbetto, Marco <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2018-06-20 it_IT
dc.date.accessioned 2018-12-03T06:18:17Z
dc.date.issued 2018-07-02 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/13042
dc.description.abstract Dagli ultimi anni del Ventesimo secolo il teatro tedesco è attraversato da un profondo mutamento che continuerà lungo tutto il Novecento. I protagonisti del mondo teatrale in Germania intraprendono un percorso che li porterà a variare sia il modo di concepire lo spazio teatrale sia la funzione stessa dello spettacolo che viene portato in scena, concentrandosi sull’allestimento scenico e introducendo un nuovo tipo di rapporto con lo spettatore. L’obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare gli esempi più importanti di questa rivoluzione, soprattutto per quanto riguarda gli allestimenti scenici. Vengono studiati i casi di autori che sono entrati nella memoria collettiva non tanto per il loro lavoro in ambito teatrale ma per essersi imposti in altri campi della creazione artistica, soprattutto pittorica e fotografica; grazie alle loro messinscene, hanno gettato le fondamenta per un nuovo modo di concepire il teatro. Nel primo capitolo vengono esposti e analizzati i lavori teatrali di Oskar Kokoschka, autore che rompe definitivamente con la tradizionale concezione naturalistica del dramma. Grazie alle sue opere per il teatro e l’apparato grafico correlato ad esse (ad esempio disegni e bozzetti per la messinscena) irrompe, sul palcoscenico, la poetica espressionista già indagata, contemporaneamente, nelle sue opere pittoriche. Argomento del secondo capitolo è l’attività teatrale di Vasilij Kandinksij. Le sue composizioni sceniche introducono un nuovo modo di concepire lo spettacolo teatrale, basato su un concetto di ‘astrazione’ e allontanamento dalla realtà oggettiva, due aspetti che già Kandinskij aveva cominciato ad approfondire sia nei suoi testi teorici che nei suoi quadri. Con Kandinskij il dramma teatrale viene liberato dalle catene che lo legano al testo scritto, esso esplode in uno spettacolo basato su forme, colori, movimento e musica, il suo fine ultimo è quello di risvegliare le emozioni più profonde dello spettatore. Oggetto di studio del terzo capitolo è la ricerca del laboratorio teatrale del Bauhaus. Oskar Schlemmer, direttore del laboratorio dal 1923, porta sul palcoscenico la meccanizzazione dell’evento teatrale. Nei suoi spettacoli la figura umana è essenziale, essa viene inserita in uno spazio geometrico dove il suo movimento diventa fondamentale per creare lo spazio teatrale. Il concetto di astrazione geometrica dell’ambiente scenico è alla base dei progetti per il teatro di Arnold Weininger, allievo del laboratorio del Bauhaus, i cui progetti per allestimenti teatrali possono ritenersi rilevanti per l’evoluzione del modo di concepire le rappresentazioni all’interno della scuola di Dessau. Un altro protagonista del teatro del Bauahus è Laszlo Moholy-Nagy. Egli, oltre a progettare numerose scenografie, teorizza il ‘teatro della totalità’ in cui, in polemica con le idee di Schlemmer, elimina totalmente la figura umana. Nel quarto e ultimo capitolo è parso utile inserire alcuni esempi significativi dei profondi cambiamenti a cui è sottoposto anche l’edificio stesso del teatro. Il flusso di cambiamenti che travolge il teatro tedesco dalla fine dell’Ottocento non investe esclusivamente il testo teatrale e la sua messinscena ma, con il Festpielhaus voluto da Richard Wagner, comincia a mutare anche il luogo stesso dove vengono rappresentati gli spettacoli. Sintomatici di questi cambiamenti sono i progetti per il Grosses Schauspielhaus ideato da Hans Poelzig e Max Reinhardt e il Totaltheater di Walter Groupius e Erwin Piscator. L’elaborato vuole, quindi, studiare il lavoro di individui la cui attività diventa un punto di partenza fondamentale per il mutamento e lo sviluppo del teatro tedesco del Novecento; essi gettano le basi di un cambiamento che sconvolge sia lo spettacolo rappresentato, sia il luogo in cui esso viene messo in scena. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Marco Gobbetto, 2018 it_IT
dc.title Dall’espressionismo di Oskar Kokoschka alle sperimentazioni del laboratorio teatrale del Bauhaus. Rivoluzione ed evoluzione del teatro tedesco nei primi anni del Novecento. it_IT
dc.title.alternative Dall'espressionismo di Oskar Kokoschka alle sperimentazioni del laboratorio teatrale del Bauhaus. Rivoluzione ed evoluzione del teatro tedesco nei primi anni del Novecento it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2017/2018, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 824080 it_IT
dc.subject.miur L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Marco Gobbetto (824080@stud.unive.it), 2018-06-20 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Maria Ida Biggi (biggi@unive.it), 2018-07-02 it_IT


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