Abstract:
La figura del Diavolo, che nel medioevo incuteva timore e riverenza, nel Rinascimento è irrisa e diviene oggetto di scherno da parte di poeti e letterati. Matteo Maria Boiardo racconta del diavolo Scarapino e di altri nell’Orlando Innamorato (canto 22, libro II); Erasmo da Rotterdam mette in scena il burlone Polo, che si traveste da diavolo per compiere una beffa ai danni del credulone sacerdote Fauno, nella favola L’esorcismo e lo spettro; Machiavelli presenta la figura dell’arcidiavolo Belfagor, inviato sulla terra per indagare le pene matrimoniali riferite dai mariti dannati, nella Novella del demonio che prese moglie.