La crisi finanziaria del 2008: il ruolo della deregolamentazione

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dc.contributor.advisor Rizzi, Dino it_IT
dc.contributor.author Petrin, Patrizio <1990> it_IT
dc.date.accessioned 2018-06-14 it_IT
dc.date.accessioned 2018-12-03T06:16:48Z
dc.date.available 2018-12-03T06:16:48Z
dc.date.issued 2018-07-13 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/13011
dc.description.abstract La crisi finanziaria del 2008 ha avuto un importante impatto sull’economia mondiale nel corso dell’ultimo decennio; è infatti dai tempi della grande depressione del 1929 che l’economia mondiale non subiva una così forte battuta d’arresto. Un primo elemento in comune è dato dal fatto che la crisi è iniziata negli Stati Uniti, e si è poi propagata nel resto del mondo. La regolamentazione dei mercati, era stata istituita proprio con lo scopo di evitare che potessero ricapitare situazioni analoghe a quelle degli anni venti e trenta. In particolare, leggi come la Glass Steagall Act, istituite con lo scopo di proteggere i consumatori, sono venute meno. Non solo. Nel corso degli anni settanta e ottanta, dopo quindi cinquant’anni di relativa stabilità economica, e di crescita più o meno costante in tutto il mondo, i Paesi maggiormente industrializzati hanno iniziato un processo di deregolamentazione che ha contribuito a minare l’efficienza dei mercati, e che ha portato ad allargare quelle “linee di faglia”, che hanno poi intaccato la stabilità dei mercati mondiali. La liberalizzazione finanziaria, tende infatti ad accelerare l’assunzione di rischi da parte degli operatori economici. La mancanza di una forte regolazione per quel che riguarda l’operato delle agenzie di rating, ha contribuito ad allargare la stessa crisi espandendola al debito sovrano dei Paesi dell’Europa meridionale, portando a peggiorare una situazione economica, già resa critica dalla stessa crisi finanziaria del 2008. Anche un forte conflitto di interessi fra gli operatori dei mercati finanziari, il governo americano e la Federal Reserve, ha contribuito ad aggravare questo fenomeno. Arriveremo alla conclusione che proprio la deregolamentazione è stato il fattore chiave che ha portato l’economia e la finanza mondale, ad assumere sempre maggiori rischi, conducendo il mondo ad affrontare una crisi pesantissima in termini non solo di recessione, e di instabilità economica, ma anche di disoccupazione crescente, ed aumento della povertà. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Patrizio Petrin, 2018 it_IT
dc.title La crisi finanziaria del 2008: il ruolo della deregolamentazione it_IT
dc.title.alternative La crisi finanziaria del 2008: il ruolo della deregolamentazione it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Amministrazione, finanza e controllo it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2017/2018, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 837208 it_IT
dc.subject.miur SECS-P/02 POLITICA ECONOMICA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Patrizio Petrin (837208@stud.unive.it), 2018-06-14 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Dino Rizzi (rizzid@unive.it), 2018-07-02 it_IT


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