dc.contributor.advisor |
Tamisari, Franca |
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dc.contributor.author |
Monini, Anna <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-06-21 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-12-03T06:16:42Z |
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dc.date.issued |
2018-07-10 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/12973 |
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dc.description.abstract |
Nel giugno del 2013 in tutta la Turchia milioni di persone hanno manifestato il loro dissenso contro il governo autoritario dell'allora primo ministro Reccep Tayyip Erdogan, ora a capo di un nuovo sistema di tipo presidenziale. A distanza di cinque anni, le misure repressive dello Stato colpiscono ancora più duramente i cittadini che esprimono apertamente idee opposte ai dictat del presidente, nel quadro di una ampia campagna di epurazione della dissidenza dalla società. Le accuse che vengono loro fatte sono di terrorismo o di istigazione al terrorismo. Questo ha avuto effetti polarizzanti sulla società, per cui tutti quegli attori sociali che non rientrano all'interno dell'elettorato fedele a Erdogan vengono marginalizzati ed esclusi dal potere. Le università licenziano i docenti ed espellono gli studenti; gli insegnanti perdono i loro posti di lavoro a scuola; i giornali vengono chiusi e i giornalisti censurati ed arrestati. In questo contesto, le molte voci che hanno costituito parte delle proteste del 2013 elaborano tattiche e pratiche di dissenso più sofisticate. Il contenuto della presente ricerca di tesi è la restituzione etnografica di una ricerca sul campo mirata a indagare alcune di queste tattiche. In particolare, si tratterà di un movimento sociale transnazionale avente base soprattutto in Germania e in Turchia, costituito soprattutto da giovani artisti, ricercatori e giornalisti che condividono un orizzonte di significati strettamente legato al pluralismo delle proteste del 2013. Si indagheranno quindi anche i legami di continuità e di discontinuità di questo movimento sociale in relazione ai sollevamenti del 2013 per tentare di dare una risposta al quesito di che cosa può accadere ai nuovi movimenti sociali dopo la loro esplosione nella piazza, e che cosa significa farne parte a livello transnazionale. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Anna Monini, 2018 |
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dc.title |
Dopo le proteste di Gezi Park del 2013. Nuovi movimenti sociali trasnazionali e canali alternativi. |
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dc.title.alternative |
Dopo le proteste di Gezi Park del 2013. Nuovi movimenti sociali e canali alternativi. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Umanistici |
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dc.description.academicyear |
2017/2018, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
823808 |
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dc.subject.miur |
BIO/08 ANTROPOLOGIA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Anna Monini (823808@stud.unive.it), 2018-06-21 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Franca Tamisari (tamisari@unive.it), 2018-07-02 |
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