Abstract:
Il seguente lavoro di tesi ha come oggetto in primo luogo l’analisi del contesto che ha visto il turismo creativo imporsi come trend, sia per la sua capacità di sviluppare nuovi prodotti culturali e di alimentare l’economia sia per l’estrema adattabilità a varie strategie politiche e tessuti sociali. Si concettualizzerà quindi questo fenomeno non solo nella trasformazione socioeconomica delle destinazioni ma anche nell’evoluzione del visitatore stesso e dei suoi bisogni. Essendo l’esperienza il core sul quale il turismo creativo si concentra, si indagherà l’importanza dell’attività di marketing esperienziale, senza dimenticare l’influsso sempre più determinante delle ICT.
Il modus operandi adottato per la ricerca prevede l’analisi di alcuni case studies così da osservare come effettivamente alcune località abbiano adottato modelli creativi di turismi community-based o costituiscano un terreno fertile per la messa in pratica di tali approcci.
Si approfondirà poi la scelta di governance delle Fiandre di focalizzarsi su un tipo di turismo alternativo, puntando sulla progettazione, costruzione e promozione di esperienze immersive. Dall’estrapolazione di questi elementi si effettuerà un confronto con territori non altrettanto organizzati, nello specifico le Marche, cercando di proporre una soluzione che tenga conto delle differenze geografiche, socioeconomiche e culturali. Lo scopo è quello di capire se proporre una policy orientata all’approccio creativo e distaccata da una riscrittura tradizionale della propria immagine sulla base esclusiva del turismo culturale sia fruttuoso in questa destinazione non adeguatamente valorizzata, sintomo di una scorretta promozione del patrimonio di cui questo territorio è custode.