Abstract:
Al giorno d’oggi il fenomeno globale della digitalizzazione sta portando importanti cambiamenti che non si limitano a rivoluzionare le modalità di produzione dei beni e dei servizi, ma producono risvolti importanti anche sul mercato del lavoro. Negli ultimi anni infatti una percentuale significativa di lavoro viene offerta e scambiata via Internet: si tratta del fenomeno della Gig-economy. In questo nuovo modello economico sono le piattaforme on-line a ricoprire un ruolo fondamentale presentandosi di fatto come dei veri e propri intermediari che facilitano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il lavoro offerto e svolto via internet rappresenta senza dubbio un’innovazione senza precedenti. Per analizzarne gli effetti positivi basti pensare che in certi casi rappresenta una risposta concreta alla disoccupazione, senza contare gli importanti benefici in termini di maggiore flessibilità della prestazione lavorativa. D’altro canto bisogna anche tenere in considerazione tutte le problematiche connesse a questo fenomeno, che secondo alcuni autori sta portando ad una vera e propria mercificazione del lavoro. L’aspetto più rilevante della Gig-economy riguarda infatti l’assenza di tutele riconosciute ai nuovi lavoratori del web, i quali spesso soffrono di una qualificazione inadeguata del rapporto di lavoro. L’obiettivo di questo lavoro è quindi quello di delineare i tratti tipici del lavoratore su piattaforma cercando di analizzarne le varie proposte di qualificazione e tentando di fornire un quadro sulle sfide che il diritto del lavoro deve affrontare per rispondere in maniera concreta alle esigenze di tutela di questi lavoratori.