Abstract:
La presente tesi si occupa dell’opera del poeta russo di origine ciuvascia Gennadij Nikolaevič Ajgi (1934-2006), concentrandosi sulla sua formazione e sulla prima produzione degli anni ’60 e ’70 nel panorama della neoavanguardia moscovita. La questione delle radici ciuvasce e del loro influsso sulle raccolte di lingua russa rappresenta il punto focale del primo capitolo. Seguono gli anni del trasferimento a Mosca, costellati dall’incontro con Pasternak, dall’ingresso nei circoli underground e dal lavoro presso il Museo Majakovskij, dove il poeta entra in contatto diretto con opere e scritti dell’avanguardia storica. Dunque, in questa seconda sezione moscovita vengono ricostruiti alcuni passaggi dell’eredità della prima avanguardia e degli impulsi della neoavanguardia, segnalando gli elementi di continuità e di rottura in rapporto alla produzione ajgiana del decennio preso in esame. Nel terzo capitolo la selezione delle raccolte viene analizzata da un punto di vista stilistico e formale, con particolare attenzione sulla scelta del verso libero, della punteggiatura e di una sintassi frammentata e complessa. Gli ultimi due capitoli si occupano di uno studio tematico su alcuni motivi ricorrenti in Ajgi e sul loro sviluppo; nello specifico, si è scelto di dare maggior risalto ad una serie di testi legati al tema del silenzio.