Abstract:
A partire dagli anni ’70 si può parlare della nascita di un sistema bancario e finanziario islamico. Ma quali sono le peculiarità di tale sistema? Qual è la ratio sottostante? E come influisce sul settore bancario e sui mercati finanziari? In questo elaborato proviamo a rispondere a queste domande, partendo da un’analisi delle fonti del diritto islamico, tutte riconducibili a precetti religiosi, e arrivando a definire le principali regole e divieti dell’economia islamica: divieto di riba (interesse/usura), divieto di gharar(incertezza/speculazione), pagamento della zakat (tassa religiosa sui beni improduttivi). Per rispettare questi obblighi si è dovuto sviluppare un sistema alternativo che funziona diversamente rispetto a quello convenzionale (occidentale). Anche gli strumenti finanziari islamici hanno caratteristiche e funzionamenti molto diversi. Dopo aver analizzato i principali, ci soffermiamo sui possibili punti di incontro tra la finanza islamica e quella convenzionale, in particolar modo in Italia. Viene anche eseguito un confronto con l’esperienza della Gran Bretagna, sicuramente il paese più all’avanguardia in Europa nell’apertura agli strumenti e ai mercati islamici.