dc.contributor.advisor |
Novak, Stephanie |
it_IT |
dc.contributor.author |
Fratantonio, Massimo <1993> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-02-19 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2018-06-22T08:47:07Z |
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dc.date.issued |
2018-03-06 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/12603 |
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dc.description.abstract |
L’elaborato finale tratterà di due casi di negoziazione internazionale nell’ambito della Guerra Fredda. I due casi, la crisi dei missili di cuba del 1962 e il trattato per la limitazione degli armamenti strategici del 1972, verranno analizzati al fine di definire ed evidenziare l’importante ruolo delle negoziazioni in condizioni di estrema tensione, come avvenne appunto durante la Guerra Fredda.
Le due negoziazioni avranno come protagonisti gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica che, per oltre quattro decenni, si affrontarono senza giungere mai ad un vero e proprio scontro diretto. Sebbene non sia stata una guerra combattuta come intesa usualmente, la Guerra Fredda è sempre stata oggetto di studio e dibattito per molti studiosi i quali hanno cercato di determinare non solo le motivazioni che hanno dato origine ad una tale guerra ma anche chi ne fosse responsabile; la menzione di diverse scuole di pensiero ci fornirà infatti un’immagine ben precisa dell’opinione pubblica del tempo e della percezione dei due paesi. Verranno considerate le teorie delle relazioni internazionali per quanto riguarda le negoziazioni internazionali oggetto primario della tesi, e la Guerra Fredda come contesto storico all’interno del quale si sono svolte le negoziazioni.
La presenza delle armi nucleari ha reso ora più che mai essenziale il ricorso alle negoziazioni senza le quali il rischio di una guerra nucleare avrebbe potuto tradursi in realtà con la conseguente devastazione di interi paesi e l’uccisione di milioni di persone. I due casi che verranno analizzati, sebbene molto diversi tra loro, permetteranno al lettore di comprendere a pieno l’importanza delle negoziazioni internazionali in relazione ad una situazione di grande pericolo.
In entrambi i casi, le negoziazioni hanno rappresentato un potente strumento che ha portato alla conclusione pacifica di una crisi che per poco non ha sfiorato il disastro nucleare, e ad un primo passo, seppur piccolo, verso la limitazione degli armamenti nucleari. Attraverso l’analisi dei due casi, saremo in grado di esaminare il confronto bipolare attraverso la determinazione di strategie e interessi di entrambi i paesi, e di scorgere importanti sfumature e dettagli delle trattative che verrebbero altrimenti trascurati. Così facendo, avremo un quadro dettagliato delle due negoziazioni e degli aspetti che più hanno evidenziato questo importante ruolo da loro svolto. |
it_IT |
dc.language.iso |
en |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Massimo Fratantonio, 2018 |
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dc.title |
The Role of International Negotiations during the Cold War |
it_IT |
dc.title.alternative |
Negotiating the Cuban Missile Crisis and SALT I: How the United States and the Soviet Union Managed to Find an Agreement |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate - international relations |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Relazioni Internazionali |
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dc.description.academicyear |
2016/2017, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
841447 |
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dc.subject.miur |
SPS/04 SCIENZA POLITICA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Massimo Fratantonio (841447@stud.unive.it), 2018-02-19 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Stephanie Novak (stephanie.novak@unive.it), 2018-03-05 |
it_IT |