Abstract:
Il tempo stringe, il pesce più veloce mangia il pesce più lento, l’Italia riattiva il ciclo di finanziamenti nella tecnologia, la produzione predittiva pone l’attenzione sull’oggetto che verrà.
Il mondo è cambiato e non si ferma più, si parla di velocità esponenziale del cambiamento tecnologico.
In tutto questo però vi è ancora una pietra miliare che fa la voce grossa nelle dinamiche competitive e si tratta della proprietà intellettuale, i cui principi cardini non sono stati altrettanto stravolti dal passaggio dalla prima alla quarta rivoluzione industriale.
Mia intenzione in questo elaborato è cercare di analizzare il rapporto all’apparenza anacronistico tra questi due grandi temi, proprietà intellettuale ed era digitale, evidenziando l’assoluta necessità di una sincronizzazione attenta tra i due per poter perseguire dinamiche di vantaggio competitivo.