Abstract:
Questo elaborato si pone l’obiettivo di esaminare la sanzione record comminata dalla Commissione europea al colosso americano Google LLC. Prima di entrare nei dettagli della vicenda si è pensato di esporre ciò che la dottrina e la giurisprudenza affermano sul tema dell’abuso di posizione dominante. Tale scelta trova fondamento in quanto l’azienda di search engine avrebbe per lungo tempo abusato della sua posizione dominante all’interno del SEE (spazio economico europeo). La tesi prosegue poi seguendo l’ordine cronologico dei fatti accaduti. Le investigazioni dell’organo di controllo europeo sono iniziate nel novembre del 2010 su richiesta di Ciao, 1PlusV, Foundem ed altre aziende americane ed europee. Fondamentalmente, le accuse mosse contro l’impresa fondata da Larry Page e Sergey Brin sono: il trattamento preferenziale riservato ai link verso i servizi di ricerca web verticale offerti dalla stessa Google, rispetto ai link verso i servizi dei concorrenti; l’utilizzo da parte di Google, senza averne l’autorizzazione, di contenuti originali di proprietà di terzi; la stipula di contratti che vincolano i soggetti ad acquistare la pubblicità esclusivamente dall’azienda e l’applicazione di restrizioni contrattuali relative alla gestione e trasferibilità delle campagne pubblicitarie.
Al fine di trovare un accordo con l’azienda americana, la Commissione ha concesso loro di proporre efficaci rimedi nell’aprile del 2013, tuttavia essi non sono stati ritenuti sufficienti né dai concorrenti né dalla stessa Commissione. Dopo ulteriori tentativi non andati a buon fine, l’organo di controllo comunitario ha inviato al colosso americano una Comunicazione degli addebiti in riferimento all’accusa di favoreggiamento dei propri servizi per gli acquisti comparativi, mentre ha continuato le indagini riguardo i restanti rilievi.
Nel giugno del 2017 si è assistito alla decisione finale della Commissione: per Google Inc è stata comminata una sanzione impressionante da 2,42 miliardi di euro per il vantaggio illegale conferito al proprio servizio di acquisto comparativo. L’annunciato ricorso dell’azienda di Mountain View certamente non fa presagire una chiusura rapida della vicenda.
L’elaborato cerca di esporre il proprio punto di vista al lettore in modo chiaro ed efficace, utilizzando fonti bibliografiche e sitografiche raccolte in fase di studio.