Abstract:
Uno dei fenomeni più controversi del panorama letterario contemporaneo cinese è l’imponente diffusione ed affermarsi di una letteratura commerciale caratterizzata da una rappresentazione della sessualità percepita da una gran parte della critica come misogina. Tra i maggiori rappresentanti di questa tendenza letteraria, il poeta, scrittore e regista Zhu Wen 朱文 (1967-) si impone all'attenzione per il suo stile particolarmente crudo e dissacrante che esalta gli aspetti più apertamente nichilisti di questa tematica.
In un momento storico in cui la sensibilità per il ruolo sociale della donna e la questione della parità di genere si va facendo sempre più profonda, questo stile peculiare ha sicuramente un impatto molto forte sul lettore; la letteratura di Zhu Wen può essere ridotta a mero piegarsi al gusto commerciale tipico dell’epoca contemporanea o nasconde un messaggio più profondo? Oppure il topos misogino all'interno della sua narrativa potrebbe rappresentare lo specchio di una società con una percezione divergente da quella occidentale nei confronti di questa tematica?
Il primo capitolo della tesi esamina lo sviluppo diacronico del concetto di misogina in Cina a partire dalla Rivoluzione Culturale, analizzando lo stile di alcuni autori moderni e contemporanei considerati i principali sostenitori di questa tendenza tematica e stilistica. Il secondo capitolo tratta l’autore Zhu Wen, mettendo in luce le caratteristiche generali della sua narrativa tramite l’analisi delle opere più rappresentative. Il terzo capitolo infine propone un’analisi approfondita del topos della misoginia all'interno delle opere dell’autore e ne analizza i possibili risvolti politici e sociali.