Abstract:
L’influenza francese nel continente africano caratterizza ancora oggi le relazioni internazionali nella zona Mediterranea. La colonizzazione francese in Africa è stata uno degli eventi storici più importanti, ed ha sviluppato un ruolo fondamentale per determinare i rapporti futuri franco-africani. L’ex-potenza coloniale ha mantenuto il suo status di potenza mondiale, grazie all’Africa, anche successivamente al processo di decolonizzazione. La grandeur francese quindi, è stata possibile grazie al controllo di più di dodici milioni di chilometri quadrati, e al rilevante compito francese di diffusione della modernità; idee democratiche; istruzione; e di sviluppo delle città africane. La tesi vuole dimostrare come l’influenza francese nel territorio africano non sia solamente politica, ma è anche economica, monetaria, linguistico-culturale e militare. La Francia, proponendo la missione civilizzatrice in Africa ha esercitato un’enorme influenza culturale, ha promosso l’alfabetizzazione, così creando un’Africa francofona funzionale agli interessi francesi. L’influenza politica è stata determinata dalla volontà francese di creare in Africa, un’élite occidentalizzata locale, che sarebbe poi subentrata al governo, appena raggiunto lo status d’indipendenza. Questa élite aveva il compito quindi di coltivare i legami con la Francia, mantenere i rapporti commerciali, culturali e di sviluppo. Dall’altra parte, molte sono state le proteste da parte di quella popolazione che non si sentiva rappresentata da questi governi filo-occidentali, che secondo alcuni, erano guidati dall’Occidente, incuranti di ascoltare le esigenze della popolazione locale. L’influenza politica francese nei processi decisionali che coinvolgono oggi i governi africani, non è quindi da sottovalutare, il clientelismo e la poca trasparenza sono stati spesso denunciati, nonostante si dica che la Françafrique non esiste più. Inoltre, le economie francesi e africane sono strettamente interdipendenti. La Francia in sé non potrebbe essere sufficientemente autonoma, senza l’elevato numero di materie prime, risorse minerarie ed energetiche che importa dall’Africa. Il Continente nero è il primo esportatore di petrolio e uranio in Francia, risorse naturali necessarie anche al funzionamento delle centrali nucleari francesi, ed è un mercato di smercio dei prodotti industriali che vengono prodotti in Francia.
Per quanto riguarda la difesa, l’esercito francese è sempre in azione. Più di venti operazioni militari francesi si sono eseguite nel territorio africano, dagli anni ’80 ai nostri giorni, senza aggiungere le operazioni antiterrorismo. La Francia ha venduto all’Africa 3.939 miliardi di Euro di armamenti solo dal 2012 al 2016, questo fa comprendere come il coinvolgimento bellico e militare francese non sia affatto scomparso. Infine, l'influenza monetaria oggi in Africa è presente, data l'esistenza ancora oggi del franco CFA, moneta detenuta nelle casse del Tesoro francese e utilizzata da quattordici paesi.
Concludendo, i rapporti afro-francesi sono strettamente interconnessi, ciò dovuto anche alle grandi problematiche transnazionali, come la migrazione e il terrorismo. Inoltre, l’Africa, è destinata a raggiungere i quattro miliardi di abitanti da qui alla fine del secolo. Il destino della Francia, quindi, dipenderà dalle relazioni strutturali che saprà allacciare con i paesi africani.