Abstract:
L’elaborato analizzerà la nozione aristotelica di giustizia, specialmente la giustizia particolare, per precisare come la concezione dei rapporti sociali di una polis contribuisca a definire questa virtù e la sua attuazione.
Per fare ciò, l’analisi aristotelica sarà collocata nel dibattito sulla giustizia del V-IV secolo a.C. e confrontata con le posizioni dei sofisti e di Platone. Saranno poi introdotte le fonti aristoteliche, Retorica, Politica, Etica Nicomachea, Etica Eudemia e Magna Moralia. Si procederà a un'analisi più dettagliata del V libro della Nicomachea, il testo più esaustivo sull'argomento.
Attraverso questa analisi si cercherà di mostrare che le differenze di valore che intercorrono tra i cittadini si riflettono nelle proporzioni che regolano la giustizia particolare nei suoi ambiti: la distribuzione di beni pubblici, la correzione di interazioni che violano un equilibrio tra parti e lo scambio di beni privati.
La prima parte del lavoro ricostruirà nelle sue linee generali il dibattito sulla giustizia. La seconda esaminerà le opere aristoteliche, specialmente EN V, con attenzione a struttura e metodo, per proseguire con la ricostruzione della tassonomia della giustizia. Si analizzeranno la distinzione tra giustizia generale e particolare; le specie di quest’ultima, la distributiva e la regolativa; la giustizia commutativa; gli altri significati di giustizia. Nella parte conclusiva si rifletterà sul ruolo dei rapporti sociali nel definire la giustizia particolare.