Abstract:
La dissertazione prende avvio da una questione molto complessa, sulla quale sono già stati dedicati innumerevoli studi: l’influenza della narrativa americana subita da parte di Elio Vittorini. Il problema, tuttavia, non ha ancora una risoluzione definitiva, poiché vi sono ancora voci critiche discordanti che mettono in dubbio sia l’autenticità del romanzo vittoriniano, che pare contaminato dallo stile statunitense, sia il valore effettivo delle sue traduzioni americane, le quali talvolta assumono alcuni caratteri attribuibili più al traduttore che all’autore.
Questo testo affronta le apparenti insolvibili questioni, concentrandosi su un autore americano soltanto, Ernest Hemingway, poiché prendere in esame tutti i romanzieri tradotti dal siciliano, di cui sono riscontrabili le tracce nello stile, richiederebbe un tempo e un luogo più opportuno alla stesura di una ricerca così articolata: il focus su un unico autore permette, invece, di ottenere un lavoro più approfondito e di portare alla luce contenuti più concreti e, forse, originali.
Dopo aver dato ampio spazio a uni studio storico, sociologico e letterario del mito nei primi capitoli, la materia principale prende corpo nel quarto e quinto, laddove l'analisi prende in esame concretamente i due autori, cercando di effettuare un'indagine completa, che affronti tutte le possibile vie di comparazione.