Abstract:
L’elaborato parte da un’analisi delle fonti giuridiche in materia di diritto culturale per poi concentrarsi sulla Convenzione Quadro sul valore dell’eredità culturale per la società civile, adottata dal Consiglio d’Europa a Faro nel 2005. La Convenzione si configura come uno strumento innovativo che ridisegna, nel senso di un rafforzamento democratico, le politiche culturali predisponendo un modello di governance inclusiva e partecipativa basato sulle comunità di eredità, istituite all’articolo 2 , che evidenziano la dimensione collettiva del diritto culturale e la sua afferenza al paradigma dei diritti umani.
Venezia è stata individuata come una delle quattro città-laboratorio della Convenzione dall’Action Plan del biennio 2014-2015 e questo ha innescato una sperimentazione metodologica multilivello, la stesura della Carta di Venezia e la costituzione dell’associazione Faro Venezia.
L’articolo 9 lett. d) della Convenzione ed il punto 7b) della Carta di Venezia sottolineano l’importanza dei mestieri e dei saperi tradizionali nel processo di salvaguardia dell’eredità culturale ed, in questo senso, si è preso in esame il caso-studio dell’Arsenale e le proposte per la sua riqualificazione come spazio pubblico destinato all’artigianato artistico.