Abstract:
Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire l’Edipo Re di Sofocle attraverso un’analisi della sfera semantica relativa al “vedere” e quindi alle sfere semantiche ad essa strettamente correlate, come quella del “conoscere” e quella che vede contrapporsi “luce/vista” a “oscurità/cecità”. Proseguendo su questo tema di ricerca, ci si soffermerà sull’evoluzione della figura di Edipo attraverso l’Edipo Re e l’Edipo a Colono, evidenziando il rovesciamento che caratterizza il personaggio, ovvero il passaggio dalla conoscenza visiva alla conoscenza della verità – che coincide con l’atto dell’accecamento – e quindi alla conoscenza profetica, quest’ultima strettamente legata alla condizione di cecità in cui si trova Edipo. Si cercherà a questo punto di affrontare uno dei paradossi della cultura greca, che forse trova nella figura sofoclea di Edipo una soluzione: la condizione di cecità come privilegio o come punizione? Si guarderà ad alcuni esempi di cecità celebri della tradizione greca, come quelli di Omero, Demodoco e Tiresia, ma anche quelli di Stesicoro, Polifemo, ecc. Il testo sarà strutturato in tre parti: un’analisi delle occorrenze semantiche della sfera “vedere” e dell’ironia tragica da esse generata, quindi un approfondiranno dei temi - complementari e contrastanti - di “vista” e di “conoscenza” e infine un’indagine del paradosso della cecità come privilegio e punizione nella cultura greca, cercando di individuare un punto di raccordo nel personaggio di Edipo.