Abstract:
La presente tesi si basa sulla traduzione dei primi due capitoli del romanzo "Notti Bianche" (Baiye, 1995) dell'autore Jia Pingwa(1952-). Le opere di Jia Pingwa vengono spesso inquadrate all'interno della letteratura nativista (Xiangtu wenxue) e della ricerca delle radici (Xungen wenxue). A partire dalla pubblicazione delle prime cronache di Shangzhou, sino alla penultima opera,"Il canto dello Shaanxi" (Qinqiang, 2005), Jia Pingwa accompagna il lettore in un vero e proprio viaggio verso il suo luogo natio: Shangzhou, e in ultima analisi il villaggio che gli diede i natali, Dihua, sono per lui un posto dove tornare frequentemente, sia mentalmente che fisicamente. Ma, se nelle prime opere il viaggio ha una forte valenza etnografica, nelle fasi successive il luogo natio, dopo essere stato creato, viene descritto come nel mezzo di un irreversibile processo di corruzione e di distruzione che sfocerà nella sua scomparsa. Jia Pingwa passa dalla creazione del luogo natio, sino alla sua distruzione, nonché sino alla distruzione dell'uomo stesso. L'autore, infatti, ha origine contadina e si considera lui stesso uno scrittore contadino. Nel suo viaggio verso e all'interno del luogo natio, descrive i cambiamenti che hanno preso piede nella società contemporanea a livello sociale ed economico, e come questi abbiano avuto un impatto notevole sul paesaggio rurale e sulla vita dei suoi abitanti. Sul filo di questo viaggio, "Notti Bianche" è il secondo romanzo con ambientazione urbana, considerato come la continuazione del romanzo precedente, "Capitale Abbandonata" (Feidu, 1993). In questo romanzo Jia Pingwa descrive le vicende dei social idlers, i fannulloni della società: lo stesso protagonista fa parte di questa "categoria". Si tratta di un personaggio non autoctono della città, il quale vi si trasferisce con l'ambizione di migliorare la propria vita, ma non riesce a integrarsi nella società urbana, da cui, infine, viene eliminato.
La prima parte della tesi si divide in tre capitoli.
Nel primo capitolo viene dato un quadro generale della letteratura nativista, e del contesto storico al cui interno prende vita.
Nel secondo capitolo viene tracciata una breve biografia dell'autore, e parallelamente verrano descritte le sue opere principali, sempre sul filo del viaggio verso il luogo natio.
Nel terzo vengono descritti gli elementi ricorrenti utilizzate dall'autore, come per esempio il fantastico come parte della realtà e il culto della tradizione.
La seconda parte si sviluppa in una parte introduttiva alla traduzione e nella traduzione stessa.
Nella parte introduttiva verranno date informazioni più approfondite riguardo il romanzo "Notti Bianche" e verranno tracciati dei collegamenti intertestuali tra questo romanzo e altre opere dell'autore. Nello specifico verranno presi in considerazione due racconti brevi, "Volpe Rossa" (Hong hu) e "I fannulloni" (Xian ren), la quale traduzione è stata inserita come appendice alla tesi.
La terza e ultima parte consiste del commento traduttologico alla traduzione.