Abstract:
A partire dal Quattrocento e durante tutto il Rinascimento "Le Vite dei Cesari" di Svetonio vivono una grande fortuna nella Serenissima e diventano una fonte di ispirazione per eruditi, collezionisti e artisti. Le descrizioni dei Cesari permettono una corretta ricostruzione storica dei volti degli imperatori romani e la loro iconografia diventa il simbolo della romanità imperiale. Questo tema si diffonde in palazzi, collezioni, codici e libri, dando vita ad una vera e propria «cesarite figurativa». La tesi passa in rassegna alcune delle più significative collezioni veneziane che annoverano busti, statue, medaglie e oggetti preziosi raffiguranti i dodici Cesari. Il Cinquecento è il secolo in cui i Cesari di Svetonio si incontrano maggiormente sia nel collezionismo di oggetti antichi sia nelle forme d’arte che si rifanno all’antico, ma la fortuna dei dodici Cesari sopravvive anche nei due secoli successivi. A fronte di tale fortuna a Venezia sopravvivono solo rari esempi di serie complete dei dodici Cesari, poiché i collezionisti orientano il loro interesse al singolo imperatore piuttosto che ricostruirne la sequenza completa.