Abstract:
L’elaborato tratta la fattispecie del ‘Danno da Vacanza Rovinata’ introdotta in Italia dall’art. 47 del Codice del Turismo dopo il suo riconoscimento nella sentenza del 2002 della Corte di Giustizia delle Comunità Europee e definita come pregiudizio non patrimoniale contrattuale causato al turista in seguito all’inadempimento o inesatto adempimento delle prestazioni oggetto del contratto di viaggio organizzato da parte di tour operator o agenzia di viaggi. La tesi ripercorre le fasi giurisprudenziali che hanno portato al suo inserimento nell’ordinamento giuridico italiano, affrontando le difficoltà di classificazione, quantificazione e ripartizione delle responsabilità, nonché le teorie sulla possibilità di una sua compensazione in ambito extracontrattuale. Il quadro giuridico italiano in materia viene poi confrontato con quello di altri Paesi UE ed extra-UE cercando una spiegazione che motivi le differenze di vedute su questa fattispecie di danno, comunque risarcita dai giudici stranieri ma non sempre prevista ufficialmente dagli ordinamenti corrispondenti. Infine, si tenta di stabilire quali siano gli elementi che hanno generato il complesso dibattito giurisprudenziale sull’ammissione di questo tipo di lesione non patrimoniale, dalle aspettative soggettive elevate e di difficile soddisfazione del turista moderno alla forte competitività del mercato turistico in cui operano gli organizzatori dei pacchetti turistici, fino all’analisi della componente emotiva alla base della legittimazione per la richiesta di risarcimento del danno in esame.