Abstract:
Il licenziamento è l’atto con il quale il datore di lavoro dichiara ad uno o più dei suoi dipendenti la volontà di estinguere il rapporto di lavoro ed il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è intimato per ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa.
Il mercato del lavoro è in continuo cambiamento e l’ultima riforma del 2015 (il Jobs Act) sembra voler raggiungere un sistema di lavoro più flessibile.
La riforma è intervenuta modificando la disciplina sanzionatoria dei licenziamenti per questo motivo il giustificato motivo oggettivo, introdotto con la legge n. 604 del 1966, è ancora al giorno d'oggi al centro del dibattito tra dottrina e giurisprudenza.
L’elaborato analizza la fattispecie di giustificato motivo oggettivo, esponendo sia i limiti scritti dal legislatore sia quelli non scritti per arrivare ad evidenziare le ultime novità introdotte in tema di licenziamenti ossia una modifica sostanziale delle tutele poste a base del licenziamento.
Ci sarà quindi un confronto tra le tutele previste prima dell’entrata in vigore del Jobs Act e le tutele previste a seguito della sua introduzione.