Abstract:
La presente tesi compilativa prende in analisi l’espansione russa in Asia Centrale. Nel primo capitolo si fornisce un inquadramento geografico e storico, che mette in luce le principali caratteristiche della regione: un territorio dal punto di visto storico-culturale collegato al mondo musulmano sin dall’antichità ed una popolazione parlante prevalentemente lingue turche. La millenaria importanza della regione centroasiatica cade con le scoperte geografiche agli albori dell’età moderna causandone una progressiva marginalizzazione. Il secondo capitolo si apre con l’inaugurazione dell’espansione russa verso i suoi fronti orientali. La prima fase di conquista (1731-1848) vide i Kazaki chiedere volontariamente la protezione dell’impero russo contro gli invasori locali. Nel terzo capitolo si presenta la seconda fase (1865-1885), che si trattò di una vera e propria conquista militare. Quest’ultima allarmò l’impero britannico, che era nel pieno della sua espansione coloniale. L’analisi prosegue portando a riflettere sulle motivazioni di conquista e i metodi di dominazione. Nello specifico, nel quarto capitolo, si prosegue con l’analisi della politica adottata da Kaufman, primo Governatore del Turkestan russo, nei confronti della popolazione musulmana. L’amministrazione russa nell’intento di gestire la complessità centroasiatica si ritrovò nel mezzo di una più ampia competizione all’interno della comunità musulmana stessa. Le élites musulmane, ancorate ad un tradizionalismo religioso oramai sclerotizzato, non accennarono a confrontarsi nemmeno con i gruppi innovatori locali. Nell'ultima parte si presenta il giadidismo: un movimento intellettuale di rinnovamento socio-culturale. Il fondatore Ismail Gasprinskij e i sostenitori del movimento, pur rimanendo saldamente fedeli alla tradizione musulmana, riconobbero i benefici della dominazione russa. I giadidisti proposero come punto di partenza per il rinnovamento della società musulmana la modernizzazione delle scuole coraniche.